Su Guida al Lavoro – Il Sole24Ore è stato pubblicato un articolo dell’avv. Vincenzo Fabrizio Giglio, Partner LEXIA, riguardante il rapporto tra smart working e buoni pasto.
All’interno dell’articolo viene approfondita la decisione del Tribunale di Venezia secondo cui il lavoro agile esclude il diritto ai buoni pasto, in quanto il benefit in questione non è direttamente incluso nella retribuzione, ma rappresenta un’agevolazione di carattere assistenziale ed occasionale.
“Lo smart working esclude il diritto al buono pasto. Questa, in estrema sintesi, l’interessante decisione del Tribunale di Venezia che è intervenuto su un argomento impostosi all’attenzione delle aziende con l’esplosione dello smart working cagionata dalla pandemia da Covid-19.”
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