Digital Act: cosa sta cambiando per i colossi del web

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Lo scorso 17 febbraio è entrato in vigore in tutta Europa il Digital Service Act, ovvero il pacchetto legislativo che introduce nuove regole per il web: sono previsti nuovi standard di sicurezza e normative stringenti sulla trasparenza.

Dai grandi gestori, come i motori di ricerca e i social network, alle piattaforme online, marketplace compresi, fino ad arrivare ai singoli utenti: chiunque deve fare attenzione alle nuove regole poste in essere all’interno della Comunità Europea.

L’obiettivo del Digital Act è quello di proteggere gli utenti digitali, compresi i minori di 18 anni, andando a garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e incolumità.

Secondo Aurora Agostini, intervistata da Verità&Affari sul tema, “il regolamento segna un passo decisivo nella regolamentazione della pubblicità online, mirando a creare un equilibrio tra le dinamiche commerciali e la protezione dei consumatori. Prima del Regolamento, non c’era un approccio armonizzato specifico per la trasparenza della pubblicità online o per la gestione dei rischi associati a pratiche pubblicitarie dannose, come il targeting eccessivamente invasivo o la disinformazione. Il contesto digitale si arricchisce così di regole che puntano a salvaguardare l’integrità e la sicurezza del mercato: con questa nuova regolamentazione, gli utenti dovrebbero beneficiare di un maggiore controllo sui propri dati e su come questi vengono utilizzati nel contesto pubblicitario, e le aziende, a loro volta, saranno spinte a rivedere le loro strategie di marketing, priorizzando la trasparenza e l’equità”.

Per leggere l’articolo completo: https://www.veritaeaffari.it/digitale/ibm-x-force-i-furti-di-identita-digitale-danneggiano-imprese-m…

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