Le nuove norme, in particolare, considerano “aree con indicatori di idoneità all’installazione degli impianti fotovoltaici” le seguenti aree:
- le aree a destinazione industriale, artigianale;
- i terreni agricoli abbandonati o incolti, che non siano stati destinati a uso produttivo da almeno 10 annate agrarie;
- le superfici di tutte le strutture edificate;
- le aree interessate da discariche o lotti di discarica chiusi e ripristinati, da miniere, cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento, per i quali l’autorità competente abbia attestato l’avvenuto completamento dell’attività di recupero e ripristino ambientale, o cessate, non recuperate, abbandonate o in condizioni di degrado ambientale;
- le aree già interessate da processi di urbanizzazione o dalla realizzazione di opere pubbliche o di attrezzature o impianti di interesse pubblico, nonché le relative aree di pertinenza e di rispetto;
- i siti ove sono già installati impianti della stessa tipologia e in cui vengono realizzati interventi di modifica, anche sostanziale, che non comportino una variazione dell’area occupata superiore al 20 %.
Nell’alert redatto dal Team Energy una sintesi delle principali novità e alcuni spunti di riflessioneà
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