4 novembre 2024
Incentivi
Incentivi per i tirocini: voucher da 10mila Euro per stage in azienda
Ministero dello Sport
Il progetto Rete, promosso dal Ministro dello Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento per le politiche Giovanili e il Servizio Civile universale e in collaborazione con Invitalia, ha annunciato la partenza dell’iniziativa Voucher Stage sul sito dedicato https://rete.giovani2030.it
Questa misura è stata ideata per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso tirocini supportati economicamente da voucher. Le imprese devono essere società di diritto italiano con codice fiscale e partita IVA italiani e con almeno 30 dipendenti. Attraverso la presentazione della domanda di partecipazione sulla piattaforma che, dovrà essere avanzata entro l’8 novembre 2024, le imprese potranno manifestare il loro interesse ad ospitare, per un periodo di 6 mesi, fino ad un massimo di 3 stagisti, diplomati e laureati di età compresa tra i 18 e i 30 anni, presso le proprie sedi in Italia e negli altri paesi della UE.
Nella fase successiva l’azienda procederà direttamente con il processo di selezione e contrattualizzazione dei candidati scelti. L’iniziativa dispone di una dotazione finanziaria totale di Euro 10.000, con una riserva del 50% per stage all’estero.
Non sarà considerato l’ordine cronologico di presentazione delle domande ma tutte verranno valutate.
16 ottobre 2024
Appalto
Responsabilità solidale del committente nei contratti diversi dall’appalto
Cass., Sez. Lav.
La Corte di Cassazione ha affrontato il tema della responsabilità solidale prevista dall’art. 29, D.Lgs. n. 276/2003 nell’ambito dei contratti diversi dall’appalto. Il caso esaminato riguardava due lavoratrici adibite alle mansioni di commessa presso un negozio di pescheria, all’interno di un supermercato. Il supermercato aveva affidato il reparto di pescheria ad un’altra società. A seguito del fallimento di quest’ultima società, le lavoratrici avevano fatto ricorso al Tribunale per chiedere il riconoscimento della responsabilità solidale del supermercato. Il Tribunale ha accolto le domande delle due dipendenti, ritenendo che il supermercato avesse concesso in appalto i reparti di pescheria. Giunto il caso davanti alla Corte di Cassazione, i Giudici hanno accolto le ragioni delle dipendenti. La Corte ha chiarito che la responsabilità solidale trova applicazione, in generale, in presenza di un meccanismo di dissociazione tra la titolarità del contratto di lavoro e l’effettivo utilizzo della prestazione lavorativa. La Corte ha pertanto riconosciuto la responsabilità solidale anche in contratti volti ad operare un decentramento produttivo.
16 settembre 2024
TFR, preavviso e altre indennità di cessazione
Determinazione della retribuzione ai fini del calcolo del TFR
Cass., Sez. Lav.
Dopo la cessazione del rapporto di lavoro, un lavoratore agiva in giudizio contro l’ex datore di lavoro per rivendicare il diritto al computo nel TFR dell’«indennità di lavoro domenicale», «dell’indennità particolare», «dell’indennità all’utilizzo» e dell’indennità convenzionale volta a compensare le ore di guida in trasferte superiori a 35 km.
La Suprema Corte ha accolto la richiesta del Ricorrente, precisando che, ai fini della corretta determinazione del TFR, i criteri identificativi sono dati dalla ricorrenza dell’emolumento percepito, quale corrispettivo delle prestazioni rese (anche non preventivamente certo), e tale da non costituire il frutto di una mera e unica occasionalità, con l’eccezione che la contrattazione collettiva possa derogare a tali criteri in modo assolutamente chiaro e con univoco significato.
10 ottobre 2024
Lavoro giornalistico
È subordinato il fotografo stabilmente inserito nell’assetto organizzativo del giornale
Cass., Sez. Lav.
Un fotoreporter aveva collaborato con un quotidiano locale dal 1986 al 2004, svolgendo attività fotografica per una testata giornalistica. Pur lavorando formalmente come libero professionista, il ricorrente era inserito stabilmente nell’organizzazione del giornale, partecipando ai turni di reperibilità della redazione e ricevendo incarichi diretti dai capi servizio. Oltre all’attività per questo specifico committente, il ricorrente gestiva un proprio studio fotografico e collaborava con altri committenti, emettendo fatture per le proprie prestazioni professionali.
Dopo la conclusione del rapporto con il giornale, il fotoreporter ha chiesto il riconoscimento della natura subordinata del rapporto intercorso, con qualifica di redattore e richiesta delle differenze retributive spettanti.
La Suprema Corte ha dato ragione al fotoreporter statuendo che in ambito giornalistico, si configura la natura subordinata del rapporto di lavoro se c’è uno stabile inserimento della prestazione del collaboratore nell’organizzazione aziendale, in modo da assicurare, per un apprezzabile periodo di tempo, la soddisfazione di un’esigenza informativa della testata.
24 ottobre 2024
Stranieri – Immigration
Ingresso lavoratori stranieri per il 2025
Ministero dell’Interno
Il Ministero dell’Interno ha tracciato le linee guida per i flussi migratori per lavoro per il 2025. Gli stranieri potranno accedere a posizioni in vari settori, tra cui autotrasporto, edilizia, turismo, meccanica e telecomunicazioni. Per ogni settore sono specificati i requisiti di ingresso e le nuove procedure. In particolare, per il trasporto è richiesta una patente di guida convertibile e, per i conducenti di merci, patenti di categoria CE. I datori di lavoro devono attestare il completamento della formazione per la Carta di Qualificazione del Conducente (Cqc). Per il settore domestico, le istanze devono specificare la retribuzione minima secondo il CCNL e soddisfare requisiti reddituali: Euro 20.000,00 per nuclei unipersonali ed Euro 27.000,00 per famiglie.
I datori di lavoro possono presentare fino a tre richieste di nulla osta. È obbligatorio effettuare una previa verifica presso il centro per l’impiego in merito alla disponibilità di lavoratori locali.
I click day per la presentazione delle istanze sono fissati per il 5 e 7 febbraio 2025
10 ottobre 2024
Licenziamento per giusta causa
Affermazioni diffamatorie sui social contro il datore: licenziamento illegittimo se provocate da un fatto ingiusto
Cass., Sez. Lav.
Una lavoratrice pubblicava su Facebook alcune affermazioni offensive della reputazione e dell’immagine della datrice di lavoro. Le dichiarazioni scaturivano da un episodio accaduto in azienda, in cui il marito della lavoratrice era rimasto infortunato a seguito della fuoriuscita di sostanze tossiche nei locali aziendali. La dipendente, licenziata per giusta causa, faceva ricorso al Tribunale che confermava tuttavia la legittimità del licenziamento. La Corte d’Appello, pur ritenendo grave il comportamento della lavoratrice, riteneva che il fatto fosse stato commesso «nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui e subito dopo di esso» e che tale condizione fosse idonea a escludere la punibilità della lavoratrice e la legittimità del licenziamento.
La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’Appello, sottolineando che il comportamento della lavoratrice fosse stato indotto da una forte emotività cagionata da un evento riconducibile alla responsabilità aziendale.
19 settembre 2024
Licenziamento per giusta causa
È proporzionato il licenziamento dell’impiegata addetta all’ufficio sinistri che richiede indebitamente la copertura assicurativa per se stessa
Cass., Sez. Lav.
Una lavoratrice, impiegata amministrativa presso una compagnia assicurativa, veniva licenziata per giusta causa per aver richiesto indebitamente l’estensione della copertura sanitaria aziendale per la figlia, che non ne aveva diritto essendo residente e lavorante all’estero e per aver chiesto un risarcimento per danni all’autovettura personale, per un importo superiore a quello del danno realmente subito, peraltro aggravato da un incidente successivo non dichiarato.
La Suprema Corte ha rigettato la richiesta della lavoratrice precisando che, nel caso di specie, i comportamenti posti in essere dall’impiegata integrano violazioni particolarmente gravi, soprattutto considerando la posizione lavorativa della dipendente nell’Ispettorato Sinistri, che le imponeva un rispetto rigoroso delle regole aziendali. Il licenziamento, pertanto, è stato ritenuto legittimo.