Evasione fiscale e la prospettiva di riforma dell’Irpef, il commento dell’avvocato Alessandro Dagnino

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“Cade un mito: gli italiani non sono grandi evasori”. È con queste parole che l’avvocato tributarista prof. Alessandro Dagnino, managing partner di LEXIA Avvocati, saluta i dati sull’evasione fiscale contenuti nella relazione del direttore dell’Agenzia delle Entrate avv. Ernesto Maria Ruffini in merito alla riforma dell’Imposta sui redditi delle persone fisiche.

Secondo i più recenti dati ufficiali, infatti, il “Tax Gap”, nel nostro Paese, ammonta a circa 80 miliardi su 480 effettivamente incassati, pari a soltanto il 16,6% del totale. Questa somma non è costituita soltanto dall’evasione vera e propria, ma, in larghissima parte, dal mancato versamento spontaneo di somme regolarmente dichiarate dai contribuenti. Il che spesso avviene – nonostante la certezza di subire gravose sanzioni – perché vi si è costretti da mancanza di liquidità o da altre ragioni. Se ne deduce quindi che l’evasione da mancata dichiarazione non assume il peso che avrebbe avuto secondo l’opinione invalsa negli ultimi anni.

“È ora – ha commentato l’avvocato Dagnino – di tenere conto di questo mutato scenario in occasione della prossima riforma fiscale, che potrà essere l’occasione per ribaltare il pregiudizio di evasione al quale sono ispirate molte della disposizioni attualmente vigenti”.

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