Proteggere i beni artistici: la soluzione offerta dai trust

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Il mercato dell’arte sta vivendo una fase di profonda evoluzione, influenzato da nuove dinamiche e da una generazione di acquirenti e collezionisti radicalmente diversa rispetto al passato. In questo scenario in continuo cambiamento, non è più sufficiente accumulare opere d’arte o oggetti da collezione; è fondamentale gestirli, conservarli e proteggerli, adottando strumenti adeguati, soprattutto in vista di un eventuale passaggio generazionale o quando non vi sono eredi pronti ad assumere la responsabilità della collezione.

In un articolo pubblicato su Quotidiano Nazionale Economia, Elmira Shahbazi, e Beatrice Molteni approfondiscono l’importanza di tutelare i beni artistici e da collezione nel tempo. Le esperte evidenziano come la gestione di una collezione debba andare oltre la semplice acquisizione, affrontando anche la necessità di garantirne la conservazione e la valorizzazione a lungo termine.

Un esempio di strumento utile in questo contesto è il trust, che consente di centralizzare la gestione del patrimonio artistico, evitando la dispersione della collezione e preservando la visione originaria del collezionista. Attraverso il trust, infatti, si può creare un sistema che garantisca la continuità e la cura della collezione, rispettando le intenzioni del proprietario e assicurando la protezione dei beni nel corso del tempo, anche in assenza di eredi interessati o preparati a gestirli.

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