La nostra consolidata esperienza ci permette di difendere al meglio quei pubblici amministratori e tutti quei convenuti, citati dalla Procura dinanzi alla Corte dei conti di primo e secondo grado per chiedere il risarcimento dei danni causati agli enti pubblici.
Vantiamo, infatti, una lunga serie di cases history vincenti, avendo ottenuto la piena assoluzione di diversi clienti di alto livello, come presidenti di Regione, parlamentari, magistrati, dirigenti della PA, arbitri di calcio e molte altre personalità.
Molti dei casi di cui ci siamo occupati hanno avuto un forte clamore mediatico, per via della notorietà dei nostri assistiti e/o dell’elevato valore e della forte complessità delle controversie.
Il nostro team di esperti, con una conoscenza approfondita di finanza pubblica, è in grado di affrontare con competenza ogni fase del processo, garantendo una tutela legale solida e personalizzata.
Offriamo consulenza, quali pareri giuridici e proposte di regolamento, su questioni di finanza pubblica, nell’interesse degli enti pubblici, anche locali, così come delle aziende.
L’avv. prof. Alessandro Dagnino ha spesso messo a disposizione il suo know how, in qualità di consulente, per amministrazioni regionali e locali, così come assemblee legislative e parlamenti.
Difendiamo dirigenti e funzionari pubblici ma anche i titolari di cariche pubbliche dalle accuse di danno erariale loro addebitate dalle Procure regionali della Corte dei conti.
Lo Studio ha difeso, altresì, numerose aziende in persona dei loro legali rappresentanti dalle accuse di indebita percezione di contributi pubblici, con particolare riguardo all’impiego di fondi europei.
Responsabilità del magistrato per mero ritardo nel deposito di sentenze
Le Sezioni Unite civili della Suprema Corte di Cassazione, decidendo un caso seguito dallo Studio, hanno affermato la giurisdizione del giudice ordinario in una fattispecie in cui era stata affermata la responsabilità erariale per danno da disservizio del magistrato in relazione a reiterati ritardi nel deposito di provvedimenti giurisdizionali. La Cassazione ha stabilito che la condotta in questione rileva sul piano disciplinare.
Divieto di cumulo e duplicazione di progetti
La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti, in un caso in cui lo Studio ha assistito una società, ha stabilito che un determinato beneficiario può ricevere più aiuti finalizzati alla realizzazione del medesimo progetto ove i diversi contributi economici siano finalizzati al finanziamento di costi differenti.
Sequestro conservativo nel processo contabile, termine
Accogliendo la tesi proposta da LEXIA, in un caso seguito dallo studio, la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Sicilia ha stabilito che il sequestro conservativo diventa inefficace se il deposito dell’atto di citazione, con cui si istaura il giudizio di merito, non avviene entro 60 giorni dall’ordinanza di accoglimento della richiesta di autorizzazione al sequestro. In particolare i magistrati contabili hanno sottolineato come il termine previsto dall’art. 74, co. 5, c.g.c., “non è assolutamente prorogabile”.
Il team è composto da professionisti basati nelle sedi di Palermo e operanti su tutto il territorio nazionale.
Vedi gli avvocati che compongono il team di Finanza pubblica (si aprirà un’altra pagina)
Gli avvocati dello studio sono spesso menzionati dalla stampa per i loro successi.