I Bitcoin hanno recentemente superato la soglia storica di 106.000 dollari, spinti, tra le altre ragioni, dall’elezione di Donald Trump e dalle sue proposte di creare una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti.
Questa crescita straordinaria solleva una domanda cruciale: siamo di fronte a una bolla pronta a scoppiare o a una nuova asset class destinata a consolidarsi?
Il crescente interesse per il Bitcoin
Francesco Dagnino, intervistato da Affaritaliani.it, ha analizzato il fenomeno, evidenziando come il crescente interesse per il Bitcoin sia alimentato non solo dagli investitori istituzionali ma anche da alcuni Stati sovrani. Questa tendenza, secondo Dagnino, riflette la ricerca di alternative in un contesto macroeconomico caratterizzato da instabilità e incertezza.
Tuttavia, nonostante la rapida ascesa e l’attenzione globale, il Bitcoin rimane un asset non regolamentato. Questo status solleva dubbi sulla sua classificazione come vera e propria asset class e sottolinea la necessità di una regolamentazione più uniforme. Dagnino ha infatti sottolineato come entro il 2025 sarà cruciale introdurre regole chiare per garantire maggiore stabilità e sicurezza per gli investitori.
Investire con cautela
Alla luce di questi sviluppi, conviene investire in Bitcoin e altre criptovalute? Dagnino invita alla prudenza: come per qualsiasi altra forma di investimento, è essenziale adottare un approccio responsabile e ben informato.
Per approfondire, leggi l’intervista completa su Affaritaliani.it.