Le istituzioni di moneta elettronica e i prestatori di servizi di pagamento stabiliti in altri Stati UE, che operano in Italia senza succursale, sono tenuti a nominare un central contact point (CPC) attraverso il quale adempiere agli obblighi previsti dal D.Lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio e dal regolamento delegato (UE) 1108/2018. Il CPC funge da referente operativo per la Banca d’Italia e per l’UIF, assicurando la disponibilità in Italia di dati, documenti e procedure di customer due diligence e conservazione, nonché l’invio periodico delle informazioni sugli agenti e sugli affiliati.

LEXIA affianca gli intermediari esteri nella scelta della soluzione più efficiente: costituzione di una struttura interna dedicata oppure nomina di un outsourcer specializzato. Definiamo l’assetto organizzativo, assistiamo nella comunicazione dei dati del responsabile CPC alla Banca d’Italia e curiamo l’elezione del domicilio legale in Italia per tutti gli atti relativi agli obblighi AML.

Monitoraggio continuo e relazioni con le autorità

Il nostro team elabora procedure informatiche per il controllo remoto delle operazioni effettuate dagli agenti, predispone i flussi semestrali verso l’Organismo degli Agenti e Mediatori e coordina l’autovalutazione annuale del rischio di riciclaggio prevista dalla normativa. In caso di ispezioni o richieste di chiarimenti, forniamo supporto immediato e rappresentanza dinanzi alla Banca d’Italia e all’UIF.

Approccio integrato e benefici per gli intermediari

Grazie alla sinergia con le practice AML, Compliance 231, Privacy e Tax, offriamo un servizio end‑to‑end che riduce il rischio di sanzioni (fino a 5 milioni di euro o al 10 % del fatturato annuale) e garantisce continuità operativa sul mercato italiano. Il modello LEXIA, modulare e scalabile, consente agli operatori fintech e ai PSP di concentrarsi sul core business, affidando a professionisti esperti la gestione di tutti gli adempimenti del Central Contact Point.

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