“Bonus ipo” della regione lombardia: fino a euro 600.000 di contributo per i costi connessi alla quotazione sostenuti dalle pmi
Con Delibera n. 2994 del 9 settembre 2024 la Regione Lombardia ha recentemente lanciato il nuovo “Quota Lombardia“, una misura pensata per sostenere le PMI lombarde nel percorso di quotazione sui sistemi multilaterali di negoziazione (MTF), e dunque rivolta alla quotazione presso l’Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Con una dotazione di 25 milioni di euro (distribuiti in 12 milioni di Euro nel 2025, 9,6 milioni nel 2026 e 3,4 milioni nel 2027), tale misura costituisce un contributo a fondo perduto per la copertura delle spese connesse alla quotazione.
Possono accedere al contributo le PMI (ovverosia le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di Euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di Euro) che alla data di presentazione della domanda (i) siano regolarmente costituite, iscritte e attive secondo quando risultante nel Registro delle Imprese e (ii) abbiano intrapreso o intendano intraprendere un percorso di quotazione con un aumento di capitale pari almeno al 50% dell’offerta pubblica iniziale (IPO). Le imprese devono avere una sede legale e operativa in Lombardia alla data di ammissione alla quotazione. Il requisito della sede deve essere mantenuto per almeno tre anni dall’ultima erogazione del contributo.
Il contributo a fondo perduto ha un limite massimo di 600.000 Euro, di cui massimi Euro 300.000 per i costi legati all’ammissione alla quotazione e Euro 300.000 per i costi dei servizi di consulenza correlati alla quotazione, sostenuti fino ai tre anni successivi alla quotazione (i costi di consulenza nel limite del 50%). Ulteriori specifiche nonché gli obblighi delle imprese richiedenti saranno dettagliati nell’avviso attuativo in corso di pubblicazione.
Nell’ambito del “Quota Lombardia” sono tra l’altro ammesse le spese di consulenza per: (i) l’implementazione del sistema di controllo di gestione; (ii) la redazione del piano industriale; (iii) la due diligence finanziaria; (iv) la redazione del documento di ammissione e del prospetto o dei documenti utilizzati per il collocamento; (v) la produzione di ricerche (incluse le ricerche indipendenti); (vi) le attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla procedura di quotazione; (vii) le attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni; (viii) le attività di comunicazione e investor relation non ricorrenti; (ix) le attività relative alla revisione del bilancio; (x) le attività dell’intermediario che supporta la società nell’ammissione alle negoziazioni.
La Delibera precisa che “le spese relative al contributo devono essere state sostenute e quietanzate del giorno successivo alla data di invio della domanda di contributo, fatto salvo le spese per i lavori preparatori che non costituiscono “avvio lavori”, e prima della presentazione della rendicontazione”.
Le specifiche delle tipologie di spesa ammissibili saranno dettagliate nell’Avviso attuativo. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente attraverso la piattaforma Bandi e Servizi della Regione nei tempi e secondo le modalità indicate nell’Avviso attuativo. L’istruttoria ha un termine massimo di 180 giorni decorrenti dalla data di presentazione della domanda e l’ammissibilità è tra l’altro subordinata all’avvenuta quotazione entro tale termine (salvo motivata proroga).
Le domande sono inoltre ammesse previa valutazione di natura tecnica svolta sulla base dei seguenti criteri (con un punteggio complessivo massimo attribuibile, al netto delle “premialità”, di 100 punti): qualità dell’operazione in termini di capacità di generare effetti in termini di crescita e/o rafforzamento dell’impresa (da 0 a 50); qualità economico-finanziaria del soggetto proponente anche in termini di sostenibilità ed economicità del progetto (da 0 a 50). Non saranno ammesse le domande che abbiano conseguito un punteggio complessivo inferiore a 60 punti, incluse le premialità.
Unioncamere sarà il gestore della fase di verifica della rendicontazione ed erogazione del contributo, che sarà erogato con cadenza annuale, previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili che sarà trasmessa entro il 30 giugno di ogni anno dalle imprese ed eventuale rideterminazione del contributo a cura di Unioncamere.
Il provvedimento della Giunta Regionale precisa che al fine di consentire il cumulo con il credito di imposta di 500.000 Euro di cui all’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di bilancio 2018), commi da 89 a 92 e relativi provvedimenti attuativi, (ovverosia il già noto incentivo fiscale previsto a livello nazionale per la quotazione sia sui mercati regolamentati sia sugli MTF, allo stato riconosciuto sul 50% dei costi di consulenza sostenuti fino al 31 dicembre 2024), il contributo regionale sui costi di consulenza per la fase di quotazione viene riconosciuto nel limite di 300.000 Euro (e sempre fino al 50% dei costi sostenuti).